Tour of Holland 2025, gli organizzatori spiegano: “Siamo senza polizia e 25 addetti al controllo del traffico non si sono presentati oggi. Ma domani e domenica andrà meglio”

Il Tour of Holland 2025 avrebbe dovuto correre oggi la sua terza tappa, ma dopo circa un’ora dal via è stata annullata. Il gruppo si è infatti ritrovato a fare i conti con la presenza di diverse auto in contromano sul percorso di gara, che prevedeva 149,3 chilometri da Sittard-Geleen a Watersley, e i corridori hanno quindi deciso di fermarsi in quanto preoccupati per la loro sicurezza. Una preoccupazione subito recepita dagli organizzatori, che hanno accolto e sostenuto le istanze degli atleti e hanno spiegato il perché si è verificata questa situazione, assicurando inoltre che ciò non si ripeterà nelle ultime due frazioni, in programma sabato e domenica.

Quello che è successo oggi è che 25 addetti al controllo del traffico non si sono presentati alla neutralizzazione – le parole del patron della corsa Thijs Rondhuis, riportate da Wielerflits – Per questo motivo la neutralizzazione è stata caotica. Dal chilometro zero abbiamo messo in sicurezza l’intera zona. Abbiamo avuto una serie di situazioni in cui gli utenti della strada hanno ignorato i segnali di stop dei vigili urbani. Sono stati fermati sul lato della strada, poi hanno ripreso a guidare, sono stati fermati di nuovo e hanno ripreso a guidare ancora. Questo è il segnale che senza la polizia non possiamo farlo“.

Da diversi mesi, infatti, gli organizzatori delle corse nei Paesi Bassi devono fare i conti con diversi problemi legati alle scorte. Oltre al vertice NATO dello scorso giugno, che aveva richiesto una gran quantità di agenti di polizia (che erano quindi stati sottratti all’attività di scorta delle manifestazioni ciclistiche, portando anche all’annullamento di diversi eventi), in alcune province è stata decisa una riduzione (o addirittura la sparizione) delle scorte delle forze dell’ordine a seguito delle gare: “Ci fermiamo per due motivi. Il primo, e di gran lunga il più importante, è la vostra sicurezza. Il secondo è che dobbiamo sfruttare questa situazione per garantire in futuro la presenza di forze di polizia sufficienti per poter continuare a organizzare gare come l’Amstel Gold Race, lo ZLM Tour e il Tour of Holland. Se non lo facciamo, semplicemente non avremo più gare ciclistiche nei Paesi Bassi. Coglieremo quindi questa occasione per sollecitare l’impiego delle forze di polizia in futuro e riportare la questione all’ordine del giorno nell’agenda politica”.

Tutti sanno che cerchiamo di organizzare questa gara senza l’intervento della polizia“, ha aggiunto Rondhuis, che ha poi rassicurato i corridori sulle prossime giornate: “Sabato e domenica la situazione sarà completamente diversa. Abbiamo a che fare con altre province, che possono garantire la nostra sicurezza. Ma la cosa più importante per ora è che, se la sicurezza non è garantita, non possiamo andare avanti. Ed è per questo che abbiamo annullato la tappa. Non è importante solo per la sicurezza di tutti, ma anche per il ciclismo nei Paesi Bassi. C’è una linea rossa. Senza la polizia, il ciclismo non è possibile“.

“Sabato correremo nel Drenthe. Ci sarà un tratto in linea iniziale di 23 chilometri e poi resteremo nella zona intorno al VAM-berg. La corsa sarà protetta al massimo […] Garantisco personalmente la vostra sicurezza. Domenica correremo su un circuito chiuso ad Arnhem. Anche lì garantisco personalmente la sicurezza. [Oggi] Ci abbiamo provato, pensavo che fosse possibile. Ma a quanto pare non lo è. Avevamo 130 motociclisti e circa cinquanta addetti al traffico. Ci servono quasi duecento persone. Semplicemente non ha funzionato. E allora bisogna riconoscere che a volte qualcosa non funziona. Fine della storia. Domani continueremo. E ancora una volta, ragazzi, scusate”, ha concluso Rondhuis rivolgendosi agli atleti.

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